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Allegro decoupage

Lavoratrici e lavoratori di Roma: "Un accordo a perdere"
30 ottobre 2007
Le lavoratrici ed i lavoratori di Roma per il NO all’ipotesi di accordo ritengono il percorso seguito dalle segreterie nazionali di CGIL CISL E UIL davvero scandaloso e, comunque vada il risultato della votazione, secondo noi qualcuno dovrebbe rassegnare le dimissioni dal ruolo che ricopre. Siamo convinti che il protagonismo dell’insieme dei lavoratori, non solo abbia dato molto fastidio all’azienda (come era giusto che fosse) ma forse ha dato fastidio anche alle segreterie sindacali nazionali, che si son viste così scippato il ruolo che gli sarebbe dovuto competere e che di fatto non hanno voluto e saputo svolgere.

Riteniamo inoltre del tutto fuori luogo i trionfalismi del comunicato nazionale inviato a tutti i lavoratori e gravi, alcuni veri e propri depistaggi. Per esempio quando si parla che Vodafone non farà più esternalizzazioni per tre anni, dimenticando la frase che nell’ipotesi dice "fatti salvi eventuali trasferimenti all'interno del gruppo Vodafone e sue controllate"... questo vuol dire che Vodafone ha sicuramente in testa qualcosa, altrimenti non l'avrebbero scritta! E se per caso dovessero creare una controllata dove trasferire un'altra bella fetta di lavoratori e poi casualmente il primo aprile 2010 decidessero di vendere la controllata ad un soggetto terzo, così il pacchetto di lavoratori sarebbe già bello e confezionato? Quella frase assolutamente non tutela i lavoratori che (in questo caso) rimangono! Nello stesso comunicato c’è scritto che "lavoratori ed attività sono tra loro legati" quando invece è assolutamente chiaro che già da subito i dipendenti Vodafone potranno essere ricollocati da Comdata Care, su una qualsiasi commessa di altra società: surgelati, autovetture, assicurazioni che sia, ma non Vodafone. Sullo stesso comunicato si allude inoltre ad una possibilità di rinnovo del contratto, quando nel testo c’è scritto solo che "potrà essere rinnovato", frase questa che invece non da nessuna vera garanzia. E poi c’è questo brutto vizio delle OO. SS. di scrivere gli accordi facendo credere di mantenere diritti che invece sono già acquisiti! Gli accordi aziendali, il fondo di solidarietà e incredibilmente il Fondo Telemaco. Tutti diritti questi sanciti in modo incontrovertibile anche dall’art 2112 del codice civile!

Ci vengono a dire che questo è uno dei migliori accordi di esternalizzazione esistente nel settore privato! FALSO! Se ci si raffronta con il settore metalmeccanico che normalmente effettuano le cessioni di ramo d’azienda per situazioni di crisi, è ovvio che 7 anni sono tanti, rispetto ai 4 o 5 di altri accordi, ma se ci si raffronta con il settore bancario (che non sono in crisi, come non lo e’ Vodafone) ci troviamo di fronte a diverse cessioni di rami d'azienda che hanno clausole di salvaguardia VERE, con reintegro nella casa madre in caso di difficoltà del cessionario! Per sempre! Con il rispetto della professionalità del lavoratore che sarà sempre impiegato nell’attività dell'impresa cedente! Invece questo mercato del lavoro, con queste leggi, (soprattutto la tristemente nota per noi legge Maroni – impropriamente detta Biagi) permette a Vodafone di farci risucchiare nel vortice della precarietà e il contratto di lavoro pur rimanendo a tempo indeterminato, all’atto pratico passerà a tempo determinato a 7 anni! Allora perché non lottare per una clausola di salvaguardia vera, visto che Vodafone ha i soldi per poterla dare? Vodafone ha iniziato un processo di smembramento che presto si porterà appresso molti altri lavoratori, tutti risucchiati in dinamiche di instabilità lavorativa, così come quelli che adesso passano a Comdata. Alla nostra età! Nonostante i 4 miliardi di utile!

Ora, cosa accade nel caso in cui l’accordo dovesse essere bocciato? Che in base alla solita legge Maroni, il posto di lavoro è garantito per solo 1 anno, mentre l’unica cosa positiva dell'accordo (nel caso in cui se ne dovesse accettare l’impianto) è che garantisce la non licenziabilità per 7 anni, ma indica tra le motivazioni non comprese nella clausola di non licenziabilità, la giusta causa ed anche il giustificato motivo, che tecnicamente sono i licenziamenti collettivi per crisi aziendale, dunque si e’ garantiti o NO!? E poi basta questo? Lo sappiamo che qualcuno ci sta mettendo di fronte ad un bivio importante, ma non è forse il caso di provare ad alzare il livello dello scontro per ottenere di più? Se si accettano i 7 anni anche togliendo il giustificato motivo, per noi è comunque un fallimento totale! Dovremmo continuare a batterci perché in questo mercato del lavoro non si possa permettere ad aziende della portata di Vodafone di fare certe cose. Ci dovremmo battere perché le organizzazioni sindacali la smettano di fare una politica sindacale che non va al nocciolo delle questioni e che mette solo toppe, con tutti i limiti e perdita di diritti che questo comporta per i lavoratori.

Abbiamo scoperto che nel programma dell’Unione non solo c’era l’impegno di una modifica sostanziale della legge Maroni, ma che ci sono scritte anche le parole che di seguito riportiamo:
“Ci impegniamo a rivedere la normativa in merito agli appalti di opere e servizi e alla cessione di ramo d’azienda, spesso utilizzata in modo fittizio per aggirare le tutele dei lavoratori attraverso il meccanismo delle esternalizzazioni: la disciplina va ricondotta alla sua corretta dimensione, giustificata esclusivamente da oggettivi requisiti funzionali e organizzativi. In ogni caso, va riconosciuta una piena responsabilità dell’impresa appaltante nei confronti dei lavoratori delle imprese appaltatrici”... forse dovremmo anche mettere in piedi delle iniziative per ricordare a qualcuno quello che hanno scritto e pretendete che lo attuino!

E’ ovvio che se l’accordo dovesse essere bocciato, chiederemo alle organizzazioni sindacali quello sciopero generale di settore di cui si è tanto parlato ma che non è stato MAI proclamato, oramai indispensabile! Non solo, dovremmo noi riprendere quel protagonismo che tanto bene stava facendo alla nostra vertenza! E poi non sarà il caso di bloccare l’attività lavorativa per una settimana? Stiamo parlando del nostro futuro e di quello delle nostre famiglie!
Siamo convinti che i lavoratori uniti possano ottenere di piu’ di quanto sia scritto in questa ipotesi di accordo e con questo appello stiamo chiedendo a tutti uno scatto di orgoglio e di dignità. Sappiamo bene che la decisione è difficile, ma quello che ci spinge a continuare nella lotta, è il poter immaginare un futuro vero, dove possa avere ancora un senso la parola “speranza”.

posted by Maga Magò @ 11:20 AM
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Perchè l'ipotesi d'accordo è da bocciare
Una premessa per chiarire la nostra posizione: per tutelarci al meglio, qualsiasi accordo prodotto dovrebbe essere bocciato, perchè interviene a sanare le mancanze legali di questa esternalizzazione, ponendosi come ostacolo alla lotta sul piano legale. Inoltre, l'aver prodotto questa ipotesi di accordo, è stato un vero colpo di mano, un disprezzo della democrazia e della sovranità popolare che in questo caso era espressa dalla volontà dei Lavoratori di combattere questa cessione e non di armonizzarla, al fine di chiedere, poi, una più profonda battaglia alle leggi che consentono questi abusi.
Un'osservazione che segue alcune dichiarazioni fatte durante la prima plenaria dell'azienda tenutasi su questo argomento: a parte, ormai, la mancanza assoluta di credibilità dell'azienda, dichiarare che se bocciamo questo accordo verremmo tutti licenziati nel giro di 18 mesi; se fosse vero (ma è falso), vorrebbe dire due cose: (1) la cessione non si realizza e 914 Lavoratori riescono a consumare oltre 4 miliardi di euro all'anno, mandando in crisi Vodafone; (2) l'azienda a cui ci stanno cedendo è così pericolante e/o infame, che se non c'è qualcuno/qualcosa che la obbliga a non licenziare (e vedremo che questo accordo nemmeno lo fa), questa non resiste più di un anno e mezzo.

Un'altra precisazione: in questo accordo c'è un utilizzo dei nomi "Comdata Spa" e "Comdata Care", che vengono alternati a proprio piacimento e per scopi ben precisi.
E' da precisare che saremmo dipendenti della Comdata Care; quindi, nei nostri confronti, Comdata Spa non avrà nessun obbligo giuridico. Infatti, i due soggetti sono indipendenti tra loro e legalmente le vicende che interessano Comdata Care (compresi i rapporti coi suoi dipendenti) non impegnano Comdata Spa (infatti, al punto 2 dell'accordo, sarebbero i nuovi assunti di Comdata Care ad usufruire dei nostri diritti contrattuali, e non quelli di Comdata Spa).

Di seguito in corsivo i punti di interesse tratti testo integrale dell'accordo (quello originale, perché il comunicato sindacale nazionale in cui si sintetizza l'accordo, non ha alcun valore).
In tondo e in grassetto i nostri commenti.

(...) Su richiesta delle Organizzazioni sindacali viene, inoltre, confermato che l'attuale piano industriale non prevede ulteriori progetti di esternalizzazione, fatti salvi eventuali trasferimenti all'interno del Gruppo Vodafone e sue controllate e quanto già specificatamente illustrato alle Organizzazioni sindacali in merito ad un progetto globale relativo ad alcune attività dell'Information Technology che, con riguardo a Vodafone Italia, concerne la sola sede di Milano, da avviarsi qualora tale progetto venga approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'azienda.
Non c'è alcuna garanzia che non ci siano altre esternalizzazioni per i prossimi 38 mesi (si parla di pino industriale che scade a dicembre 2010), perchè Vodafone conferma che l'attuale piano industriale non prevede ulteriori esternalizzazioni, ma i piani industriali vengono rivisti più volte a distanza di pochi mesi e non c'è alcun impegno specifico da parte di Vodafone a non attuare nuove cessioni.

(...) 4. le parti hanno condiviso la necessità di garantire con la presente intesa le condizioni e i trattamenti individuali e collettivi sindacalmente definiti e attualmente in essere allo scopo di mantenere stabili condizioni di lavoro nei confronti delle persone oggetto del trasferimento.
Inultile! Hanno solo condiviso la necessità di non violare la legge!


(...) 1. Il presente accordo si applica nei confronti delle persone oggetto del trasferimento di ramo d'azienda comunicato il 17 settembre 2007.
Il peggiore! Il sindacato legittima e ufficializza che è una cessione di ramo d'azienda. In questo modo l'azienda potrà meglio difendersi dai ricorsi legali.

(...) 2. Comdata Care in caso di nuove assunzioni applicherà i trattamenti economici e normativi previsti al successivo punto 3.
Inutile per noi! Ci fa piacere per gli eventuali nuovi assunti.

(...) 3. La Comdata Care si impegna a mantenere nei confronti del personale trasferito il CCNL 3 dicembre 2005 (ecc.) Nel dettaglio vengono di seguito specificati a solo titolo esemplificativo i principali trattamenti collettivi e le relative modalità attuative che saranno applicate nei confronti del personale trasferito: Trattamento di maternità (ex ALO), Turistica agevolata per le mamme, Ticket restaurant, Indennità di cuffia per gli aventi diritto, Premio di risultato, Tipologia di contratto Part-time/full-time, Assistenza sanitaria integrativa (FSIO), Permessi esame, Assistenza previdenziale integrativa.
Inutile! Comdata Care si impegna solo a non violare la legge. Come se dicesse di impegnarsi a pagarci lo stipendio! Inoltre, per chi cercava di creare confusione circa la scadenza degli accordi, qui non si parla nè di scadenza nè di proroghe di scadenza, a riprova non si cambia nulla rispetto a una situazione senza accordo sindacale!

(...) In particolare, con riferimento al Premio di risultato e alle forme di assistenza integrativa le modalità attuative relative al mantenimento di tali trattamenti sono definite come segue:
Premio di risultato: Vodafone Italia trasferirà a Comdata Care il Pdr maturato alla data del trasferimento valorizzato al 100% del target, inoltre per il periodo novembre 2007 – marzo 2008 Comdata Care procederà alla valorizzazione del Pdr mantenendo il 100% del target che sarà erogato con le competenze di luglio 2008. Inoltre Comdata Care si impegna entro il mese di gennaio 2008 ad aprire un confronto con le OO.SS per individuare gli indicatori e gli obiettivi per la definizione del nuovo Pdr per il quadriennio 2008 – 2011.

Oltre a quanto sopra detto, qui si aggiunge ilimite del 100% dei target: sinora abbiamo sempre superato target, è verosimile che perderemo da subito dei soldi.


Fondo sanitario (FSIO): La Comdata Care si dichiara disponibile – subordinatamente alle necessarie modifiche statutarie da attuare in tempi rapidi – a mantenere la condizione di iscritto al fondo a tutto il personale oggetto del trasferimento del ramo d'azienda, secondo le condizioni attualmente in vigore.
Inutile! Lo impone la legge. Anzi, dannoso: lascia via libera a nebulose modifiche statutarie. Inoltre nel fondo ci sono i nostri soldi e la cessione di ramo non è un'ipotesi prevista, nè negli accordi nè nello statuto, come estintiva dei nostri diritti. Se non ci venisse riconosciuto, a Vodafone resterebbero i nostri soldi, il che aprirebbe una questione legale a parte.


Fondo di previdenza integrativa: Comdata Care riconosce che a seguito del trasferimento del ramo d'azienda i dipendenti interessati manterranno l'iscrizione al Fondo Telemaco secondo le modalità e le condizioni in essere al momento del trasferimento. In aggiunta a quanto sopra riportato le parti intendono specificare le seguenti condizioni di carattere generale: (*) Aspettative: Comdata Care manterrà in aspettativa coloro che al momento del passaggio fossero già in tale condizione in forza dell'accordo Vodafone Italia del 25/11/2003. (*) Straordinari: Comdata Care riconoscerà al personale trasferito le maggiorazioni previste dall'accordo Vodafone Italia del 25/11/2003.-. 27 ottobre 2004
Inutile! Lo prevede la legge!

NOTA BENE 1: Il presente accordo costituisce valida condizione per l'accelerazione, prima della data di effettivo trasferimento in Comdata Care dei piani aziendali azionari, cosiddette "All shares" 2006 e 2007.
NOTA BENE 2: Vodafone Omnitel NV consentirà alle persone oggetto del trasferimento del ramo d'azienda di poter trasferire il proprio numero di telefono cellulare su richiesta degli interessati
NOTA BENE 3: Per coloro che usufruiscono della convenzione relativa agli asili nido, Vodafone Omnitel NV si impegna a garantire la fruibilità di tale servizio per tutto il presente anno scolastico.

Oltre al relativo valore economico che non incide significativamente sul nostro futuro, sono delle trappole: impongono una condotta attiva da parte dei lavoratori per chiedere l'applicazione di una parte dell'accordo (es.: richiesta del proprio numero di cellulare), il che potrebbe essere interpretato legalmente come tacita accettazione di tutto l'accordo!

(...) 4. Considerato la strategicità della collaborazione tra Comdata Care e Vodafone Italia, le aziende e le OO.SS si incontreranno due volte all'anno durante l'intera durata della collaborazione, allo scopo di monitorare lo stato di avanzamento delle attività e del servizio in relazione alle evoluzioni occupazionali.

No Comment!

(...) 5. Comdata Care si impegna ad attuare un piano formativo teso a garantire lo sviluppo delle competenze e l'adeguato aggiornamento professionale delle risorse trasferite.

Buono per Comdata care se lo fa!

(...) 6. Comdata Care al fine di avviare un costruttivo sistema relazionale con le OO.SS. e le RSU riconoscerà le RSU presenti nel ramo ceduto fino alla loro naturale scadenza.

No comment!

(...) 7.In riferimento ai lavoratori oggetto della presente cessione e posto che Comdata Care intende svilupparsi sul mercato sulla base delle attività e delle risorse trasferite da Vodafone Italia e di eventuali future commesse, Vodafone Italia e Comdata Care garantiscono la piena stabilità occupazionale per tutta la durata del contratto di servizio pari a 7 anni (fatte salve le dimissioni, i licenziamenti per giusta causa e giustificato motivo e le eventuali uscite volontarie).
1) Nei sette anni, sin da subito, ti possono spostare su qualunque tipo di commessa: da Vodafone allo sciolglipancia.
2) Passiamo da un contratto a tempo indeterminato a un contratto a scadenza (7 anni).
3) Vedremo dopo perchè possiamo trovarci senza lavoro anche mlto prima dei 7 anni.


8.In caso di risoluzione anticipata da parte di Vodafone Italia del contratto di servizio con il Gruppo Comdata, Vodafone Italia garantirà che le attività e i lavoratori adibiti alle attività previste dal contratto di servizio con Vodafone Italia vengano affidati ad un soggetto terzo con il mantenimento senza soluzione di continuità dei rapporti di lavoro e delle condizioni del presente accordo. Comdata Care si impegnerà a garantire la stabilità occupazionale e le condizioni del presente accordo alle persone che dovessero essere impegnate su eventuali altre commesse al momento della risoluzione anticipata del contratto di servizio da parte di Vodafone Italia. In tale caso gli eventuali lavoratori e lavoratrici, originariamente ceduti, impegnati a quel momento su attività legate a eventuali diverse commesse potranno, con richiesta individuale, esercitare il diritto di opzione di trasferimento al nuovo soggetto terzo scelto da Vodafone Italia di cui sopra.

Tutto molto bello (si fa per dire) se la risoluzione anticipata è da parte di Vodafone... Ma se è da parte di Comdata? Zero garanzie e tutti per strada!
Nell'esternalizzazione di Tim a Cos è stata usata la stessa formula: dopo poco più di un anno Cos ha dichiarato la comessa troppo onerosa ed ha rescisso il contratto. Quei lavoratori sono stati messi in mobilità e ora sono per strada.


(...) 9. Nella denegata ipotesi di fallimento di Comdata Spa, Vodafone Italia nel rispetto del presente accordo e in ottemperanza alle vigenti leggi in materia di procedure concorsuali e in coerenza con una clausola generale di responsabilità sociale si impegna a mettere in campo le azioni volte a garantire il mantenimento di rapporti di lavoro dei lavoratori oggetto del trasferimento del ramo d'azienda del 17 settembre 2007 presso un soggetto terzo che rilevi tutte le persone cedute o attraverso la reinternalizzazione in Vodafone Italia.
A parte la ricerca di questo sconoscito soggetto terzo, qui si parla di fallimento di Comdata Spa: ma se fallisce Comdata Care, che è molto più probabile e funzionale a questo piano di smaltimento del personale? Zero garanzie e tutti per strada! Inoltre, prima del fallimento, ci sono una serie di stati di crisi economica dell'azienda che non vengono menzionati e sui quali non ci sono garanzie.


(...) 10. Comdata Care garantisce che i lavoratori oggetto di cessione non potranno svolgere la propria prestazione in sede di lavoro (intendendo il comune) diverse dalle attuali (Milano, Ivrea, Roma, Napoli e Padova), per tutta la durata della commessa.

Non conosciamo la situazione geografica di tutte le zone, ma immaginiamo che i vari comuni siano abbastanza vasti. Inoltre la sede che loro definiscono "Napoli" si trova in realtà nel comune di Pozzuoli; mettendo comune di Napoli ben potremmo essere spostati a Nola ad esempio!
Anche qui, tra l'altro, si parla di garanzia per la durata della commessa che, abbiamo visto prima, potrebbe essere inferiore ai già limitati 7 anni,, con risoluzione anticipata della commessa.
Inoltre, curiosa la struttura della frase che è in negativo ("non potranno svolgere la propria prestazione") che lascia un dubbio: se Comdata sposta la propria sede di lavoro?


(...) 11. Il contratto di servizio tra Vodafone Italia e Comdata Spa potrà essere rinnovato e non prevede il ricorso al sub-appalto per l'esecuzione delle attività oggetto del trasferimento.

Ancora una volta si parla di Comdata Spa, ma noi saremo dipendenti di Comdata Care, che, essendo un soggetto giuridicamente diverso, non ha alcun vincolo a riguardo.


(...) 12. Nell'ambito del principio condiviso di salvaguardia sociale che stabilisce il collegamento tra i lavoratori trasferiti e la commessa di cui al punto 7) su richiesta delle OOSS si terrà una specifica riunione da tenersi a partire da un anno data dalla scadenza del contratto di servizio con Vodafone, allo scopo di esaminare la situazione relativa alle prospettive occupazionali delle persone cedute al fine di preservare la continuità occupazionale.
E chi se ne frega!

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posted by Maga Magò @ 11:19 AM
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PEGGIO DI COSI'
GIUSTO PERCHE' PEGGIO DI COSI' NON POTEVA ANDARE PUBBLICO L'IPOTESI DI ACCORDO TRA VODAFONE E COMDATA CHE MI RIGUARDA PROPRIO IN PRIMA PERSONA...

Comunicato

Il giorno 25 Ottobre 2007, presso il Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del Sottosegretario Alfonso Gianni, dei rappresentanti del Ministro Bersani e del Ministro Damiano, si è svolto l’incontro tra Vodafone Italia, le OO.SS. SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, il Coordinamento Nazionale delle RSU. L’incontro seguiva il difficile confronto tenutosi con l’azienda durante il quale era emersa una insufficiente disponibilità dell’azienda in relazione alle garanzie sociali e alla politica industriale (in particolare a possibili future esternalizzazioni). La garanzie sociali sono infatti, per SLC, Fistel e Uilcom, elemento essenziale per garantire i lavoratori che non si tratti di licenziamenti collettivi camuffati.

In tarda serata è stata quindi raggiunta un’ipotesi di accordo, che sarà ora sottoposta al giudizio sovrano dei lavoratori interessati.

In particolare:

  1. è stata ribadita la contrarietà delle OO.SS. al progetto di esternalizzazione, confermando il parere negativo già espresso durante la procedura;

  2. Vodafone si impegna a non esternalizzare più attività e lavoratori per la rete e per il customer per tutto il periodo coperto dal piano industriale (2010);

  3. In caso di nuove assunzioni a Comdata Care, che diverrà entro pochi giorni una SPA (con tutte le connesse garanzie societarie e di capitale) non vi sarà il doppio regime, cioè si applicheranno anche a eventuali nuovi assunti tutti i diritti e le norme conquistate dai lavoratori di provenienza Vodafone;

  4. Ai lavoratori ceduti si applicheranno tutti i diritti e le tutele economiche e normative previste dai diversi accordi collettivi nazionali e aziendali (compreso il Premio di Risultato) nonché diversi benefit erogati dall’azienda, a partire dagli asili nidi, e dall’accelerazione delle azioni del piano “all shares” ;

  5. Per i 7 anni della commessa, fatte salve le dimissioni volontarie e i licenziamenti per giusta causa, Vodafone e Comdata garantiscono la piena stabilità occupazionale;

  6. In caso di risoluzione anticipata della commessa, Vodafone garantirà che le attività saranno date a un soggetto terzo a cui passeranno i lavoratori, senza soluzione di continuità (cioè con tutti i diritti e le tutele attuali) con il diritto a seguire le attività garantito a tutti i lavoratori oggetto della cessione;

  1. In caso di fallimento del gruppo Comdata (che risponde in solido della sua controllata Comdata Care) Vodafone si impegna o a trovare un soggetto terzo presso cui far transitare senza soluzioni di continuità tutti i lavoratori o a riassumere tutti i lavoratori in Vodafone.

  2. I lavoratori ceduti hanno il diritto a non essere trasferiti fuori dal comune dove lavorano a questo momento (cioè non potranno essere trasferiti, rispettivamente fuori da Padova, Ivrea, Milano, Napoli, Roma);

  3. La commessa durerà 7 anni e sarà rinnovabile ed in ogni caso le attività non potranno essere subappaltabili.

  4. E’ riconosciuto il principio condiviso per cui lavoratori ed attività sono tra loro legati e un anno prima del termine della commessa le OO.SS. e Vodafone si incontreranno per preservare anche per il futuro la continuità occupazionale (oltre quindi i primi 7 anni).

Si tratta di un’ipotesi di accordo tra le più avanzate nel settore delle TLC e in generale nel settore privato, per le garanzie sociali e occupazionali.

Si sancisce per la prima volta il principio che per 7 anni non si può ridurre l’occupazione dopo un’esternalizzazione e che tale garanzia occupazionale - in base al principio per cui “il lavoratore segue la commessa” - si proroga nel tempo.

Si stabilisce inoltre il precedente che in caso di fallimento di Comdata, Vodafone ne rimane responsabile, fino alla riassunzione di tutti i lavoratori ceduti.

Punti importanti per i lavoratori di Vodafone e per tutte le aziende che si andranno riorganizzando e un precedente importante nel settore e più in generale nei rapporti con imprese private, con tutto ciò che questo potrà comportare in termini di maggiori diritti e tutele per i tanti lavoratori degli outsourcer e degli appalti.


posted by Maga Magò @ 11:11 AM
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BISOGNA SPARGERE LA VOCE
28 ottobre 2007
Premesso che:
L'azienda Vodafone Italia Spa, ha stabilito la cessione di un ramo d’azienda e di 914 dipendenti alla società Comdata , società che lavora su commissioni di aziende esterne fra le quali la Vodafone stessa.

Vodafone Italia non ha problemi economici infatti nell'ultimo anno fiscale ha fatturato 8,15 miliardi di euro di cui Ebitda 4,3 (fonte: sole 24 ore, pag.27 del 15/09/07).

I lavoratori Vodafone chiedono di porre all'attenzione del pubblico che:
- Di fatto tale cessione pone i dipendenti Vodafone in uno stato di precarietà essendo la nuova società Comdata vincolata a Vodafone con una commessa solo per 7 anni. Molti dei lavoratori hanno già oggi 40 anni, hanno un mutuo, dei figli...

- Vodafone ha preso una decisione arbitraria senza tenere nella benchè minima considerazione l'opinione dei dipendenti, molti dei quali lavorano in quest'azienda (prima Omnitel) dalla fondazione cioe` da 12 anni e che le hanno permesso di ricevere molti riconoscimenti come miglior customer care d'Italia e d'Europa.

- Dal punto di vista legale è opinabile anche la definizione di "cessione di ramo d'azienda" infatti, secondo la giurisprudenza (tra le molte: Cass. 16.10.2006, n. 22125) "il ramo" deve avere una sua autonomia funzionale per poter essere ceduto, mentre Vodafone cede dei "pezzi" di un'organizzazione, con l'unico fine di sgravarsi dai costi fissi gli stipendi degli impiegati.

- Alla luce dei nuovi investimenti che Vodafone ha appena fatto sulla rete fissa, quest'ultima assume nuove persone invece di riqualificare il personale esistente. (dichiarazione dell'amministratore delegato P.Guindani sul sole24 ore del 15/09/07 "i progetti di sviluppo nelle aree strategiche e nel fisso porteranno alla creazione di 2.500 nuovi posti di lavoro sull'intera filiera produttiva")

- Non troviamo sufficente spazio sui mezzi d'informazione perchè Vodafone, con i suoi enormi investimenti pubblicitari foraggia l'intero sistema dei mezzi di comunicazione e molti temono, diffondendo notizie negative sull'azienda, di perdere i loro finanziamenti.
In conclusione:
Riteniamo che sia un’azione immorale! Vodafone predilige investimenti in pubblicita`, sponsorizzazioni e concorsi a premi e promuove un consumismo tecnologico velocizzato ed esasperato col fine di arricchire pochi azionisti a danno dei suoi lavoratori, delle persone, del loro valore e di tutte le loro famiglie!

Rappresentanza dipendenti Vodafone

posted by Maga Magò @ 11:30 PM
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24 ottobre 2007

Se il mio povero ciccio c'ha la febbre, il rimedio migliore (almeno per l'umore) e' una bella crostata di ricotta e cioccolata!!!

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posted by Maga Magò @ 10:06 AM
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VIVA PHOTOSHOP
20 ottobre 2007
...ebbene si, sono la stessa persona....

posted by Maga Magò @ 3:26 AM
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Porta Gioie
15 ottobre 2007
Giusto per scaricare un po' la tensione per la questione a lavoro, mi sono rimessa a decoupare di nuovo.

...eccone i risultati...


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posted by Maga Magò @ 10:35 PM
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Aboliamo la legge 30
09 ottobre 2007
Firma anche tu la petizione per abolire la legge 30.

http://www.lavoratoriprecari.com/

posted by Maga Magò @ 1:46 AM
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UNA GIORNATA STRAORDINARIA!
07 ottobre 2007
La giornata del 5 ottobre 2007 rimarrà memorabile nei ricordi di molti di noi per aver dato vita ad una protesta decisamene straordinaria! L’adesione allo sciopero a Boccabelli è stata del 97-98% e dell’85% nel resto delle sedi!
Esclusi i precettati sono entrati sostanzialmente solo (troppi) team leader (ma quando dimostrerete di avere la dignità di dire di no qualche volta a questa azienda?) e pochissimi lavoratori.
Il presidio a piazza SS Apostoli è stato colorato da striscioni, bandiere, palloncini e ovviamente centinaia di cartelli VENDESI e fortemente determinato nel riaffermare la propria contrarietà alla cessione di ramo d’azienda!
Dal palco sono intervenuti delegati sindacali, lavoratrici e lavoratori, politici che hanno portato la loro solidarietà e il loro impegno a seguire la nostra vicenda (ovviamente da verificare!).
Siamo anche stati ricevuti dall’assessore al lavoro della provincia di Roma.
Poi ci sono stati un paio di momenti molto emozionanti: due vere e proprie ovazioni hanno accolto le centinaia di colleghi di Napoli prima, di Bologna poi, che si sono uniti a noi.
C’è stato anche un corteo di precari e studenti che sono venuti a portare la loro solidarietà. Intorno alle 13 eravamo più di mille! Stessa grande partecipazione anche alla manifestazione a Milano per tutti i colleghi del nord Italia. Ma per noi romani la giornata non è finita li.
Dalle 13,30 ci siamo spostati tutti davanti la Camera dei deputati per un altro presidio ed una delegazione è stata ricevuta da alcuni parlamentari, i quali ci hanno assicurato che seguiranno la nostra vicenda e ci hanno fatto ricevere subito dal sottosegretario del Ministro del lavoro. Incontro che si è tenuto al ministero mentre le centinaia di colleghi mantenevano il presidio davanti Montecitorio.
Da questo incontro abbiamo ottenuto un impegno del Ministero a convocare le parti: Vodafone, Comdata e organizzazioni sindacali.
Alle 16,30, dopo una lunga giornata la delegazione tornava a piazza Montecitorio e dopo aver riferito sull’incontro dichiarava conclusa la manifestazione.
Abbiamo potuto capire e percepire da parte di tutti la stanchezza ma anche la contentezza per aver affrontato una giornata nel migliore dei modi.
Siamo anche andati in onda con un breve servizio nel TG1 delle 20.
Abbiamo invece intenzione di mandare delle mail di protesta al Tg3 nazionale per come hanno trattato la nostra manifestazione, al contrario del regionale che ha mandato in onda un buon servizio. Anche alcune radio hanno parlato di noi. Abbiamo indetto assemblee per martedì (per gli orari vi faremo sapere con altro comunicato)

Oggi abbiamo anche avuto notizia dell’acquisto di Tele 2 da parte di Vodafone: questi investimenti stridono ancora con l’esternalizzazione in atto.
Se mai ce ne fosse stato bisogno abbiamo un motivo in più per lottare.
Dunque il messaggio che i lavoratori hanno mandato all’azienda dunque è inequivocabile, la contrarietà è TOTALE! E questo è solo l’inizio di una lunga lotta! Solo L’inizio!

RSU ROMA

posted by Maga Magò @ 10:39 PM
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Ho vinto
04 ottobre 2007
Ho vinto 2 biglietti per il cinema UGC Ciné Cité Parco Leonardo per domani 5 Ottobre per lo spettacolo delle 21:00.
il Film e': Cemento Armato.

Chi fosse interessato mi faccia sapere che gli do' una delega per andare al mio posto!

posted by Maga Magò @ 2:51 AM
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  • Bianca come il latte, rossa come il sangue
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  • Il diario del vampiro. Il risveglio
  • IO E TE
  • La signora dei funerali
  • I love shopping per il baby
  • Il cammino di Santiago


  • FILM VISTI AL CINEMA 2011
  • Hereafter
  • Immaturi
  • Il cigno nero
  • The fighter
  • Boris il film
  • The next three days
  • Source Code
  • Faccio un salto all'Avana


  • FILM VISTI AL CINEMA 2010
  • Sherlock Holmes
  • Avatar in 3D
  • Paranormal Activity
  • Invictus
  • Remember me
  • Iron Man 2
  • Eclipse
  • Toy Story 3
  • The Box
  • Predators
  • Qualcosa di speciale
  • Inception
  • Innocenti bugie
  • Buried
  • Ritorno al futuro
  • The social network
  • Unstoppable
  • TOT: 17


  • FILM VISTI AL CINEMA 2009
  • New Moon
  • Bastardi senza gloria
  • 2012
  • Sette anime
  • Operazione valchiria
  • Il curioso caso di Benjamin Button
  • X-Men Origins
  • Uomini che odiano le donne
  • TOT: 8


  • FILM VISTI AL CINEMA 2008
  • Hancock
  • Io sono leggenda
  • Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo
  • Il cavaliere oscuro
  • TOT: 4


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    Cosa sto leggendo
    Niccolò Ammaniti, Come Dio comanda



    Libri letti nel 2011
  • Sergio BamBarèn, "Vela bianca"
  • Guillaume Musso, "Chi ama torna sempre indietro"
  • Niccolò Ammaniti, "Che la festa cominci"
  • Niccolò Ammaniti, "Come Dio comanda"
  • Guillaume Musso, "La donna che non poteva essere qui"
  • D'Avenia Alessandro, "Bianca come il latte, rossa come il sangue"
  • Guillaume Musso, "Quando si ama non scende mai la notte"
  • Alessandro Cattelan, Niccolò Agliardi, "Ma la vita è un'altra cosa"
  • Sergio Bambarén, "Il fiume di cristallo"
  • Diego De Silva, "La donna di scorta"
  • TOT: 10




  • Libri letti nel 2010
  • Glenn Beck, "Un maglione per Natale"
  • Giorgio Faletti, "Io sono Dio"
  • Federico Moccia, "Scusa ma ti voglio sposare"
  • Dan Brown, "Il simbolo perduto"
  • Guillaume Musso, "Ti vengo a cercare"
  • Anne Frank, "Diario"
  • Audrey Niffenegger, "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo"
  • Cecelia Ahern, "Il Dono"
  • Guillaume Musso, "L' uomo che credeva di non avere più tempo"
  • Archibald J. Cronin, "Neve incantata"
  • Andrea Israel, Nancy Garfinkel, "Il club delle ricette segrete"
  • Erri De Luca, "Tre cavalli"
  • Erri De Luca, "Il peso della farfalla"
  • Fabio Volo, "Il tempo che vorrei"
  • Amara Lakhous, "Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio"
  • Stephenie Meyer, "La breve seconda vita di Bree Tanner"
  • James Patterson, "A Jennifer con amore"
  • Khaled Hosseini, "Mille splendidi soli"
  • James Patterson, "Il diario di Suzanne"
  • Paulo Coelho, "Il cammino di Santiago"
  • Paulo Coelho, "Il diavolo e la signorina Prym"
  • Sophie Kinsella, "I love mini shopping"
  • Sophie Kinsella, "La signora dei funerali"
  • Niccolò Ammaniti, "IO E TE"
  • Lisa J. Smith, "Il diario del Vampiro. Il risveglio"
  • Lisa J. Smith, "Il diario del Vampiro. La lotta"
  • Lisa J. Smith, "Il diario del Vampiro. La furia"
  • TOT: 27




  • Libri letti nel 2009
  • A. J. Cronin, "Grazia Lindsay"
  • Stephenie Meyer, "Twilight"
  • Stephenie Meyer, "New Moon"
  • Stephenie Meyer, "Eclipse"
  • Stephenie Meyer, "Breaking Dawn"
  • Cecelia Ahern, "Grazie dei ricordi"
  • Melissa de la Cruz, "Sangue blu"
  • AA VV, "Danze dall'inferno"
  • Larsson Stieg, "Uomini Che Odiano Le Donne"
  • Paolo Giordano, "La solitudine dei numeri primi"
  • Sergio BamBarèn, "Serena"
  • Sergio BamBarèn, "Stella"
  • Jonathan Snow, "Il piccolo angelo e il grande mago"
  • Jostein Gaarder, "Cosa c'e' dietro le stelle?"
  • Michal Snunit, "La rondine dell'anima"
  • Jostein Gaarder, "C'e' nessuno?"
  • Niccolò Ammaniti, "Ti prendo e ti porto via"
  • Larsson Stieg, "La ragazza che giocava con il fuoco"
  • Simonetta Agnello Hornby, "La zia marchesa"
  • Sophie Kinsella, "La ragazza fantasma"
  • TOT: 20




  • Libri letti nel 2008
  • Tiziana Merani, "Devo comprare un mastino"
  • Cecelia Ahern, "Un posto chiamato qui"
  • Federico Moccia, "Cercasi Niki disperatamente"
  • Khaled Hosseini, "Il Cacciatore di aquiloni"
  • Giorno Faletti, "Io uccido"
  • Carlos Ruiz Zafón, "L'ombra del vento"
  • Marc Levy, "Se solo fosse vero"
  • Melania G. Mazzucco, "Un giorno perfetto"
  • Giorgio Faletti, "Niente di vero tranne gli occhi"
  • TOT: 9




  • Libri letti nel 2007
  • Kath Kincaid, "Ti lucido la vita"
  • Paulo Coelho, "Veronika decide di morire"
  • Federico Moccia, "Scusa ma ti chiamo amore"
  • Nicholas Sparks, "Ogni giorno della mia vita"
  • Federica Bosco, "Mi piaci da morire"
  • Dan Brown, "La verita' del ghiaccio"
  • George Orwell, "La fattoria degli animali"
  • Alan J. Lerner, "My Fair Lady"
  • Sophie Kinsella, "I love shopping per il baby"
  • Cecelia Ahern, "Se tu mi vedessi ora"
  • Dan Brown, "Crypto"
  • Isaac Asimov, "Abissi d'acciaio"
  • TOT: 12


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