Le Organizzazioni Sindacali proclamano per il giorno 5 ottobre 2007 lo sciopero a livello nazionale per l’intero turno di lavoro di tutto il personale di Vodafone Omnitel NV.
Gesu' percorreva la Galilea, e incontro' tre persone sedute su una pietra che piangevano. Passando davanti al primo gli disse: "Cosa sei tu per piangere cosi' intensamente?". Quello rispose: "Sono un povero paralitico, ho ambedue le gambe inferme...." E Gesu' disse: "Oh, ma se e' solo per questo (gli da la benedizione) va' e vedrai che cammini... " Quello si alza e si mette a fare le capriole, e se ne va lodando Iddio.
Gesu' poi disse al secondo: "E tu chi sei per piangere cosi'?". Il secondo replicò: "Sono cieco dalla nascita." "Oh, ma se e' per cosi' poco!" Gli tocco' gli occhi, quello ci vide e se ne ando' lodando Iddio.
Allora chiese al terzo: "E tu cosa sei, per piangere cosi'?" Quello disse: "Sono un operatore di call center...". E allora Gesu' si sedette e pianse con lui.
Da che cosa si capisce che questa è una caserma dei carabinieri?
1) dal fatto che c'è lo stemma? nooooooooooooooooooo 2) dal fatto che c'è il cartello giallo di zona militare? nooooooooooooooooooo 3) dal fatto che tutte le tapparelle sono chiuse? quasi................. Ti stai avvicinando ma ancora nooooooooooooooooooooo
Direttamente da un'inserzione di E-Bay che potete trovare al seguente link:
VENDESI USATI, MA COME NUOVI! DIPENDENTI VODAFONE! CE N'E' PER TUTTI I GUSTI, TUTTE LE TAGLIE, AMBOSESSI, ETERO E GAY. ROMA, IVREA, PADOVA, MILANO E NAPOLI. UNICO DIFETTO: INCAZZATI NERI PENSATE SIA UNO SCHERZO? NO! Purtroppo non lo e'! Dal 1 novembre Vodafone svende a COMDATA 914 dipendenti, per ora del supporto tecnico, del supporto ai rivenditori e del back-office ma tra pochi mesi TUTTO IL 190!! NO PROBLEM! l Azienda ha miliardi di utili, ma per decisioni strategiche ci lascia in mezzo ad una strada! AND YOU? Come penserai di aiutare i dipendenti che quando hai chiamato il 190 ti hanno sempre aiutato?????
A Vodafone scioperano contro l'outsourcing I sindacati proclamano lo stato di agitazione; presto i lavoratori scenderanno in sciopero contro il progetto di esternalizzare i call center con i dipendenti. Vodafone replica: non ci saranno licenziamenti né variazioni nelle condizioni di lavoro.
Ormai è ufficiale: Vodafone ha comunicato formalmente alle rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil il proprio progetto di esternalizzare i propri call center per l'assistenza clienti (ossia il 190), compresi gli operatori che lì lavorano. Si tratta dei call center di Ivrea, Milano, Padova, Roma e Napoli, che impiegano alcune centinaia di operatori e che verrebbero ceduti al Gruppo Comdata. In seguito a questa comunicazione, i sindacati confederali del settore hanno proclamato lo stato di agitazione, dando all'azienda il preavviso di 10 giorni previsto dalla legge sugli scioperi nei servizi pubblici per la proclamazione dello sciopero. Lo sciopero di tutto il gruppo Vodafone verrà probabilmente proclamato nel coordinamento delle RSU (le rappresentanze sindacali unitarie) che si riunirà il 25 settembre a Roma. Il sindacato chiede agli operatori di applicare rigidamente tutte le procedure previste. Questa vicenda dell'esternalizzazione di una parte importante dell'attività di Vodafone viene a cadere all'interno di un momento di forte fibrillazione all'interno della maggioranza di governo, di cui fa parte Rifondazione Comunista che ha presentato un progetto di legge per limitare fortemente la possibilità per le aziende di cedere rami interni con i relativi lavoratori. E' facile pensare che Rifondazione premerà sui ministri Damiano e Bersani perché fermino il progetto di Vodafone. Inoltre, in questo momento si stanno tenendo le assemblee per l'approvazione dell'accordo per il metà contratto delle Telco, che, in seguito a queste notizie, potrebbe essere bocciato dalla base. Vodafone intanto, pur ammettendo di aver ricevuto un'offerta da parte di Comdata, smentisce che si tratti di una cessione, ma preferisce chiamarla "acquisizione di parte delle attivita' del customer care", ovvero i processi amministrativi a supporto della gestione del cliente e l'attivita' di gestione del rischio di credito. Secondo l'operatore rosso, si tratterebbe "solo" di una collaborazione strategica a lungo termine, senza alcun piano di drastica riduzione del personale. Un portavoce di Vodafone ha dichiarato a Zeus News che "Non c'e' alcun dubbio sulla centralita' presente e futura dell'Italia. Anzi, il nostro piano strategico e' tutto orientato allo sviluppo e sostenuto da un ambizioso piano di investimenti". Un'altra rassicurazione: "I dipendenti interessati manterranno condizioni stabili di lavoro: ovvero manterranno il contratto Tlc e i trattamenti economici e normativi attuali. Inoltre le cinque sedi di lavoro, Milano, Ivrea, Padova, Roma, Napoli e non subiranno alcuna modifica". Nei prossimi giorni vedremo se i dipendenti di Vodafone si lasceranno convincere da queste buone parole, o se gli scioperi annunciati verranno confermati.
Anche se non hai la macchina, per favore fai circolare il messaggio agli amici Benzina a metà prezzo? Diamoci da fare... Siamo venuti a sapere di un'azione comune per esercitare il nostro potere nei confronti delle compagnie petrolifere.
Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a 1.50 Euro al litro.
UNITI possiamo far abbassare il prezzo muovendoci insieme, in modo intelligente e solidale.
Ecco come....
La parola d'ordine è "colpire il portafoglio delle compagnie senza lederci da soli".
Posta l'idea che non comprare la benzina in un determinato giorno ha fatto ridere le compagnie (sanno benissimo che, per noi,si tratta solo di un pieno differito, perché alla fine ne abbiamo bisogno!), c'è un sistema che invece li farà ridere pochissimo,purché si agisca in tanti.
Petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia da 0,95 e 1 Euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo far loro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro è circa la metà.
I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende: bisogna usare il potere che abbiamo.
La proposta è che da qui alla fine dell'anno non si compri più benzina dalle 2 più grosse compagnie, SHELL ed ESSO, che peraltro ormai formano un'unica compagnia.
Se non venderanno più benzina (o ne venderanno molta meno), saranno obbligate a calare i prezzi.
Se queste due compagnie caleranno i prezzi, le altre dovranno per forza adeguarsi.
Per farcela, però dobbiamo essere milioni di NON-clienti di Esso e Shell, in tutto il mondo.
Questo messaggio proviene dalla Francia, è stato inviato ad una trentina di persone; se ciascuna di queste aderisce e a sua volta lo trasmette a, diciamo, una decina di amici, siamo a trecento.
Se questi fanno altrettanto, siamo a tremila, e così via..................
Di questo passo, quando questo messaggio sarà arrivato alla "settima generazione", avremo raggiunto e informato 30 milioni di consumatori!
Inviate dunque questo messaggio a dieci persone chiedendo loro di fare altrettanto.
Se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo sensibilizzare circa trecento milioni di persone in otto giorni! E' certo che, ad agire così, non abbiamo niente da perdere, non vi pare?
Chi se ne frega per un po' di bollini e regali e baggianate che ci vincolano a queste compagnie.
Ho vinto altri 2 biglietti per il cinema validi per 2 persone per l'anteprima del film IO NON SONO QUI in programma GIOVEDì 6 Settembre 2007 alle ore 21.00 presso l'UGC Ciné Cité Parco Leonardo.
Un film di Todd Haynes Con Richard Gere, Cate Blanchett, Heath Ledger, Christian Bale, Charlotte Gainsbourg Il film racconta le vicende di sei personaggi, ognuno dei quali rappresenta un aspetto diverso della vita e della musica di Bob Dylan. Finora è l'unico film sulla sua biografia ad aver ottenuto l'approvazione dell'icona della cultura pop. Il film parla della vita di Bob Dylan, degli inizi della sua carriera come cantante folk, della conquista dell'apice del successo nei primi anni '60, della controversa svolta verso il rock, dell'incidente di moto e del conseguente ritiro dalle scene fino all'ultima parte della sua carriera.
Evidentemente al Conte non aggrada questo film, troppo poco volgare... Neanche una bustina da intingere...
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